SIAMO TUTTI LEGATI A TORINO, PER MILLE E PIU’ MOTIVI. MAGNIFICENTE CITTA’. PER CAPIRE IL NOSTRO PAESE SERVE VEDERE TORINO

Torino 17 settembre 2024 – Ho iniziato a frequentare Torino, spesso e con costanza per motivi legati al lavoro. E’ stupefacente. Elegante. Sofisticata. Non capita e penso molto poco apprezzata. Con un potenziale incredibile, anche solo perché confina con la Francia.

Senza saperlo siamo tutti legati a Torino. Molta della nostra storia, di italiani, proviene proprio da lì. Penso che per capire il resto dell’Italia, serva comprendere Torino e la sua storia. Non per niente è stata la prima capitale di Italia. Un motivo c’è. A Torino si ravvedono, sin dal passato, tutti i semi che hanno fatto del nostro Paese, pieno di contraddizioni, un distinguo nel mondo intero.

Torino cullata dalle Alpi è stato il ventre materno del Club Alpino. 

Infatti, all’una del pomeriggio del 23 ottobre 1863, al Castello del Valentino, sulla riva sinistra del Po, 72 soci fondatori, su impulso di Quintino Sella e Bartolomeo Gastaldi, davano vita al Club Alpino Torino. Il famoso Cai. 

Il Vermouth è un vino liquoroso ufficialmente di origini piemontesi. Nasce infatti a Torino nel 1786 ad opera di Antonio Benedetto Carpano, un distillatore ed erborista che, miscelando vino moscato con erbe aromatiche e spezie, inventò la formula utilizzata in seguito dalla categoria merceologica del Vermouth.

Ho apprezzato il Vermouth alle cinque del pomeriggio, in bar torinesi, insieme ad altre donne del luogo. Una delizia. 

Nel luglio 1899 venne fondata a Torino, presso palazzo Bricherasio, la Società anonima Fabbrica Italiana di Automobili (FIA), «sotto gli auspicii di egregie personalità del ceto aristocratico, industriale e finanziario della nostra città», come riportava la cronaca del principale quotidiano locale, La Stampa. Quella che poi divenne Fiat. 

Il 17 marzo 1861 Torino divenne capitale d’Italia, la prima Capitale del Regno subito dopo l’Unificazione. La nostra nazione si reggeva allora su di una onarchia e, per questo motivo, si possono trovare monumenti, edifici e simboli che ricordano i fasti dei tempi che furono.

Musei, gallerie e palazzi storci sono tra i più interessanti del Nord Italia.

Oltre alla grandezza dal punto di vista ingegneristico, grazie a questa sua condizione, Torino fu anche culla della cultura, dell’innovazione economica e industriale. 

Anche i fatti funesti ci legano a Torino.

La famosa tragedia di Superga fu un incidente aereo avvenuto il 4 maggio 1949 a Torino. Alle 17:03, un aereo registrato come I-ELCE, con a bordo l’intera squadra del Grande Torino, si schiantò contro il muraglione del terrapieno posteriore della Basilica di Superga che sorge sulla collina torinese.  Nell’incidente perse la vita l’intera squadra del Torino, vincitrice di cinque scudetti consecutivi dalla stagione e che costituiva la quasi totalità della nostra Nazionale di calcio.

Le note caramelle Leone: nel 1934 l’azienda venne rilevata da Giselda Balla Monero e dal fratello Celso Balla che trasferirono i laboratori nella nuova sede di corso Regina Margherita a Torino. Il complesso esiste ancora ed è composto da un grande corpo di fabbrica, che fa angolo con via Vicenza, e una palazzina in stile Liberty.

Vogliamo poi parlare dei gianduiotti o dei cioccolatini Fiat?

E la Mole Antonelliana? Splendida. Stupefacente quanto la Tour Eiffel, in quel di Paris, distante solo 780 km da Torino.

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